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Cosa vedere a Firenze in 2 giorni: un itinerario a piedi tra arte e bellezza

26 Settembre 2019

Desideravo andare a Firenze dai tempi della scuola superiore quando il professore di storia dell’arte ci spiegava le bellezze artistiche di questa città ad iniziare proprio dalla straordinaria cupola di Brunelleschi.
A fine agosto, così, con la scusa del mio compleanno, abbiamo deciso di partire alla volta di Firenze con solo due zaini in spalla e un biglietto del treno tra le mani.

Partenza per Firenze in treno

Andare a Firenze con il treno è davvero comodo non solo per la presenza dell’alta velocità che permette di arrivare in poche ore a destinazione ma anche per la possibilità di fermarsi alla stazione di Santa Maria Novella che consente di raggiungere a piedi il centro in pochi minuti.

Le persone con disabilità che decidono di viaggiare in treno hanno delle agevolazioni come:

  • la Carta Blu che dà la possibilità all’accompagnatore di viaggiare gratuitamente
  • il servizio di assistenza alla persona con disabilità e mobilità ridotta (persone anziane, donne in gravidanza …)

Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale.

Visitare Firenze in poco tempo: ecco cosa non puoi perderti

Visitare Firenze in due giorni non è semplice ma con un po’ di impegno si può fare lo stesso il pieno di arte e bellezza.
Noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio e la nostra prima tappa non poteva che essere la basilica di Santa Maria Novella che si trova proprio a due passi dalla stazione.

A quell’ora, purtroppo, la basilica era già chiusa per poterla visitare all’interno (l’abbiamo vista l’indomani), ci siamo dunque seduti su di una panchina lì di fronte e abbiamo contemplato per un po’ la sua meravigliosa architettura in stile gotico il cui esterno è opera di Fra Jacopo Talenti e Leon Battista Alberti.  

Prima di ritirarci al nostro B&B prenotato su Airbnb, abbiamo deciso di fare una piccola passeggiata nei dintorni di Ponte Vecchio quando ormai la notte era calata.

L’aria che profumava d’estate, l’Arno, le luci della città che si riflettevano sulle sue acque, il chiacchiericcio della gente hanno reso la prima sera a Firenze davvero magica.

Il complesso di Santa Maria del Fiore

La sveglia suona prestissimo, prima dell’alba. Avevamo voglia di goderci il complesso di Santa Maria del Fiore da soli, prima che si riempisse di turisti.
Trovarsi dinnanzi alla cupola di Brunelleschi, al campanile, al battistero mentre un tiepido sole si faceva strada nel cielo di Firenze è davvero una sensazione unica, una di quelle che porterò nel cuore. Era infatti così tanta la bellezza da non riuscirla a contenere tutta dentro gli occhi.

Abbiamo trascorsa la prima mattina a Firenze visitando:

  • la Cattedrale di Santa Maria del Fiore
  • il Campanile di Giotto
  • il Battistero di San Giovanni
  • la Cripta di Santa Reparata e il Museo dell’Opera del Duomo.

Cattedrale di Santa Maria del Fiore

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore è enorme con i suoi pavimenti che profumano di storia e il suo senso di vuoto e austerità che la contraddistinguono. Non a caso è la terza chiesa più grande in Europa dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra.
Un ciclo pittorico di oltre 3.600 mq con più di 700 figure tra angeli, anime, personaggi religiosi, ritratti, mostri, putti, animali eseguito da Giorgio Vasari  e Federico Zuccari – due degli artisti più rinomati di fine Cinquecento – adorna e riempie la maestosa cupola di Brunelleschi. Sotto di essa, la vastità di arte che si respira è così immensa da far perdere gli occhi in un vortice di stupore.

Cripta di Santa Reparata

Poco più di due metri e mezzo sotto il duomo, vi è la Cripta di Santa Reparata in cui, al suo interno, è possibile vedere i resti dell’antica basilica di Santa Reparata con la sua originale pavimentazione e tutte le trasformazioni che hanno portato alla costruzione dell’attuale cattedrale.

Battistero di San Giovanni

Dopo esser usciti dal duomo, ci siamo diretti verso il Battistero di San Giovanni rimanendo incantati dalla sua pianta ottagonale, dal rivestimento esterno di lastre di marmo bianco e verde di Prato e dal prezioso mosaico della cupola.

Campanile di Giotto

Siamo poi saliti sul Campanile di Giotto, all’interno del quale più di 400 stretti scalini ci hanno condotto verso un meraviglioso panorama di Firenze e della cupola di Brunelleschi.

Piazza della Signoria

Dopo aver girovagato per le vie di Firenze e aver pranzato ci siamo diretti verso Piazza della Signoria il cuore della vita politica di Firenze fin dal XIV secolo.
Qui abbiamo osservato:

  • la copia del David di Michelangelo (l’originale si trova alla Galleria dell’Accademia)
  • Palazzo Vecchio, simbolo del potere della Repubblica fiorentina in contrasto con la tirannia dei Medici
  • la statua di Nettuno di Ammannati 
Palazzo Vecchio – Firenze

Sapevi che…

C’è un ritratto nascosto realizzato da Michelangelo sulla facciata di Palazzo Vecchio e che non si sa bene se sia un autoritratto dell’artista, il volto di un condannato a morte sul punto di essere giustiziato o il ritratto di un disturbatore che l’artista ha realizzato in un momento di noia con le mani dietro la schiena?

Galleria degli Uffizi

La nostra ultima tappa della giornata, a pochi passi da Piazza della Signoria, è stata la Galleria degli Uffizi. Non basta di certo un pomeriggio e nemmeno un giorno intero per potere vedere con calma tutte le innumerevoli opere d’arte che sono custodite al suo interno ma vi assicuro che, al di là di quanto tempo dedicherete a questo museo, verrete travolti da una ondata di meraviglia non appena vi metterete piede.

Giotto, Botticelli, Leonardo Da Vinci, Masaccio, Tiziano, Caravaggio sono solamente alcuni dei “grandi” artisti le cui opere si trovano dentro la galleria. Trovarsi lì davanti, ammirare ogni singola pennellata, ogni singola espressione facciale, ogni singola sfumatura di colore significa osservare il mondo con gli occhi degli artisti di un tempo. Si è avvolti da bellezza ovunque, dai soffitti alle sculture fino persino fuori dalle finestre con l’Arno che fa da sfondo. Gi Uffizi sono infatti un luogo unico al mondo situato al centro di una delle città rinascimentali più belle di sempre.

Una chicca per voi:

Nella Galleria degli Uffizi vi è una caffetteria con una terrazza dove, oltre a gustare un buon caffè, potrete godere di un bellissimo panorama con Palazzo Vecchio a pochissimi metri da voi.

Come visitare la galleria degli Uffizi in poco tempo

Se avete poco tempo, consultate la brochure che vi viene data all’ingresso e segnate le opere più importanti che vorreste ammirare. Questa è un’ottima strategia che vi permetterà di individuare subito le sale che ospitano le opere che più vi interessano. La galleria è infatti davvero ampia ed è facile perdersi opere come la “Nascita di Venere“ e la “Primavera” di Botticelli.

Punti panoramici da dove ammirare Firenze

Anche il nostro secondo giorno di viaggio inizia prestissimo. Godersi Firenze poco dopo l’alba è davvero rigenerante. Un timido sole inizia a illuminare le case circostanti, Ponte Vecchio è libero da qualsiasi folla e gli occhi e lo spirito hanno un po’ di tempo per soffermarsi ad osservare l’Arno che scorre tranquillo.

Piazzale Michelangelo

La nostra prima tappa della mattina è stata Piazzale Michelangelo una terrazza che offre una bellissima vista panoramica su Firenze e sull’Arno.

Su questa terrazza, Firenze si estende da est a ovest, tra case e monumenti, in una linea continua a perdita d’occhio.

Abbazia di San Miniato al Monte

Prima di raggiungere Piazzale Michelangelo, un errore di percorso ci ha condotti verso l’Abbazia di San Miniato al Monte. Oltre a godere anche da qui di un bellissimo panorama dal piazzale della chiesa, l’abbazia presenta elementi decorativi con marmi verdi e bianchi che ricordano la facciata di Santa Croce e Santa Maria Novella, un bellissimo pavimento risalente al tredicesimo secolo e degli affreschi di Taddeo Gaddi. 

Il “giardino delle rose”

A ridosso del piazzale Michelangelo, c’è un giardino conosciuto come il “giardino delle rose”. Appena varcata la soglia, sembrava di essere entrati dentro ad uno di quei portali magici in cui invece del chiacchiericcio dei turisti c’era il silenzio.⁣⁣⁣ Farfalle colorate volteggiavano tra i sentieri in mezzo a diverse varietà di rose. Poetiche statue di Folon si incontravano qua e là come la grande valigia, Partir, l’uomo di Folon sulla panchina fuori dal tempo in Je me souviens e un gattone addormentato sull’erba tra i cespugli di rose. Per concludere, uno spazio verde in puro stile giapponese, un’oasi Shorai, tutta da scoprire.

Giardino delle rose

Villa Bardini

Dopo una lunga e faticosa salita, la nostra penultima tappa è stata la Villa e i Giardino Bardini.
La villa seicentesca ospita mostre di pittura e di scultura contemporanea e il giorno della nostra visita accoglieva la prima mostra d’arte in Italia dedicata a Isadora Duncan (qui vi racconto).

Una chicca per voi

Fate un salto nella terrazza panoramica che c’è all’interno della villa Bardini poiché da lì si gode di un ulteriore panorama di Firenze tra i tetti della città davvero suggestiva.

Giardino Bardini

Usciti dalla villa, ci siamo immersi tra alberi secolari, collezioni di fiori (azalee, ortensie, rose, camelie), frutti antichi (tra cui le mele “Francesca”, “Annurca”, “Zucchina” e le pere “Bella di Giugno”, “Madernassa” e “Campana”), sculture monumentali, una scalinata barocca, fontane e mosaici. Il tutto, racchiuso armonicamente in una composizione indiscutibilmente raffinata con lo sfondo di una Firenze tutta da ammirare.

Interno della Basilica di Santa Maria Novella

Dopo pranzo, ci siamo goduti le ultime restanti ore in una passeggiata tranquilla, salutando Ponte Vecchio e l’Arno per poi avviarci verso la stazione da dove avremmo preso il treno per ritornare a casa.
Dal momento che ci rimaneva ancora un po’ di tempo, abbiamo deciso di entrare dentro la Basilica di Santa Maria Novella visto che il primo giorno l’avevamo trovata chiusa.
Appena entrati, la prima impressione è stata quella di ampiezza e ariosità probabilmente dovuta agli archi colorati posizionati al centro della navata. Il Crocifisso di Giotto, era lì, in alto con il vuoto tutto intorno pronto per essere ammirato nella sua bellezza. Per non parlare poi, degli affreschi del Ghirlandaio nella Cappella Tornabuoni, della Trinità del Masaccio, la Cappella Strozzi, del Crocifisso del Brunelleschi per concludere con Il Grande Chiostro.

Consigli utili per visitare Firenze

Fate attenzione ai vari orari di apertura, calcolate le lunghe file e prenotate online anticipatamente.
Le persone con disabilità hanno invece diverse agevolazioni:

  • Non necessitano di alcuna prenotazione anticipata dal momento che sia loro che l’accompagnatore non pagheranno alcun biglietto (questo vale per il complesso di Santa Maria del Fiore, Uffizi ecc…) seppur sia necessario recarsi in biglietteria per farsi rilasciare il biglietto gratuito che permetterà di entrare nei vari monumenti. L’unico appunto va fatto per chi desidera salire sulla cupola di Brunelleschi dal momento che è necessario “prenotare” il giorno della visita mandando una email a accessibilita@operaduomo.firenze.it oppure compilando un modulo il giorno prima per quello successivo recandosi all’ingresso del Museo dell’Opera del Duomo. Questo non è specificato chiaramente nel sito ufficiale, ecco spiegato il motivo per cui noi non siamo saliti sulla cupola.
  • Possono superare qualsiasi fila e ci sono degli ingressi separati.
  • Sono presenti delle carrozzine seppur in numero limitato nei vari ingressi.

Per maggiori informazioni consultare i siti ufficiali relativi ai vari monumenti.

Dove mangiare vegetariano/vegano a Firenze

Purtroppo abbiamo trovati molti locali chiusi e, oltre Universo vegano, abbiamo scoperto che proprio accanto alla Basilica di Santa Maria Novella, c’era un localino delizioso dal nome “Shake Cafè” che preparava tramezzini, smoothie e tanto altro il tutto con verdure e ingredienti freschissimi che accontentano vegani, vegetariani e non.

Conclusioni

Questi due giorni a Firenze sono stati sì un tour de force ma ne è valsa la pena. Firenze è una città stupenda che merita di essere assaporata con calma.
Ovunque noi ci girassimo vedevamo arte e respiravamo storia mentre i nostri occhi si riempivano di bellezza.

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